Giro delle malghe


Sentiero delle Malghe di Collio
Caratteristiche del percorso: Giogo del Maniva (m 1664)
Dislivello: m 333
Lunghezza: giro completo Maniva-Maniva K11.2 Km.
Interessi paesaggistici: suggestivi panorami sull’alta Valle Trompia.
Interessi naturalistici: radure pascolive campeggiate dalle malghe, flora tipica dei boschi a substrato calcareo in particolare a fine giugno spettacolari fioriture di maggiociondoli.
Periodo propizio: da giugno ad ottobre, incontrando in luglio il massimo splendore.
Difficoltà: escursionistica.
Tempo di percorrenza: discesa ore 1.30: salita ore 2.30.
Abbigliamento: media montagna.
Segnaletica CAI

Frequentato solamente d’estate dalle sempre più rare mandrie che salgono con i loro custodi a monticare (transumanza sempre meno praticata) sugli alti pascoli montani, ritracciato nelle sue parti rimboschite ed evidenziato con adeguata segnaletica in legno all’entrata e uscita dalle radure e nei punti di intersezione con altri tracciati, questo sentiero si presta perfettamente per una rilassante passeggiata, magari alla ricerca dei profumati funghi che questi boschi nascondono. Generalmente l’escursionista che viene in queste zone preferisce percorrere il più comodo e famoso Sentiero 3V, che collega il Passo del Maniva con l’Alpe Pezzeda; con questa passeggiata si intende invece proporre un percorso che prevede l’andata per il “sentiero delle malghe” e ritorno per il 3V.
Dal punto di vista naturalistico la zona è fra le più inte-ressanti dell’intera Valle, in quanto offre oltre a rarità floristiche anche paesaggi e atmosfere di bellezza assoluta.

Descrizione
Si parte dal rifugio del Giogo del Maniva (m 1660) e percorso un breve tratto della strada che porta verso il Baremone e la val Sabbia, la si lascia in prossimità di un cippo commemorativo per scendere lungo un ripidissimo sentiero, ritracciato con formazione di comodi gradoni, che si snoda zigzagando lungo i fianchi di un impressionante ghiaione che scende dal Dosso Alto (m 2061) fino al prativo della Malga Stabol (m 1484) visibile nel pianoro sottostante.
Attraversato il pascolo, ci si addentra nel bosco misto di latifoglie e conifere, uscendo ogni tanto allo scoperto, approfit¬tando dei piccoli squarci che si aprono nella vegetazione abbastanza fitta, per ammirare i panorami che spaziano dal Guglielmo, al Muffetto, alle Colombine.
Il percorso prosegue alternando comodi saliscendi fino a scorgere Malga Zerle (m 1473).
Costeggiando il margine inferiore del bosco che si estende a nord del pascolo, si raggiungono – sempre camminando in scioltezza a quote costanti – in rapida successione (20-30 minuti tra una cascina e l’altra) la Malga di Barzò (m 1474) alle pendici dello sperone roccioso omonimo Corno di Barzò (m 1842), la Malga Cascicoli di Mezzo (m 1473) appollaiata su un dosso erboso, ai margini delle pozza per l’abbeverata del bestiame.
Da qui, entrando nel bosco di abeti posto a valle della stessa e seguendo un sentiero ben tracciato, si può raggiungere in breve (circa 15 minuti) il pascolo della Malga Closura (m 1330), ai cui margini è possibile ammirare alcuni imponenti esemplari di abete bianco; uno di questi alberi è talmente gigantesco che l’uomo (il mandriano e il taglialegna) da sempre sfrutta l’ombra offerta dall’ampia chioma per ripararsi dal sole e soprattutto dalle intemperie, tant’è che l’abitudine di accendere il fuoco per scaldarsi a ridosso del tronco ha originato nello stesso la formazione di una specie di grande grotta tanto spettacolare quanto deleteria per la salute dell’albero, che ormai mostra nei troppi rami seccati i segni di tanta sofferenza.
Fatta la doverosa ed istruttiva ricognizione, si ritorna sui propri passi e si risale fino alla pozza della Malga Cascicoli di Mezzo; tenendo la destra si imbocca il sentiero che in poco più di mezz’ora di cammino nel fitto bosco conduce in vista della Cascina della Corna Blacca di Sopra (m 1510). Da qui si inizia una breve salita che conduce al classico tracciato del sentiero 3V (variante bassa).
L’alternativa che ora si pone è proseguire con il 3V verso Ovest oppure in direzione Est (vedi descrizione del sentiero 3V con tutte le sue varianti per il tratto Pezzeda – Maniva).
Per terminare il sentiero e ritornare al punto di partenza si suggerisce di proseguire sul 3V in direzione est.
Si transita in prossimità di passo Paio e si raggiunge, dapprima Passo Portole (m 1720), dove sorge la capanna Tita Secchi, poi Malga del Dosso Alto (m xxx) ee, infine, nuovamente la carrabile Maniva – Baremone – Anfo. Quale che sia la scelta, lo spettacolo è assicurato.

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Sunday: 9:00am, 7:15pm

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