6 Settembre – Gita CAI con Unione Ciechi
La montagna è più vicina
di Silvia Peroni
Eccomi ancora qui a parlare di montagna, ma questa volta non raccontiamo di imprese titaniche, restiamo a bassa quota per descrivere una giornata da ricordare.
Dopo una visita in Valsabbia dal socio Daniele Meschini, dopo due gite in Valcamonica organizzate da Martino e Giada, siamo approdati in Valtrompia, grazie all’incontro con il Cai di Collio, tramite il socio Francesco Biena.
Domenica 6 settembre, partiti da Brescia con un pullman di linea, giunti nel paese triumplino, siamo stati accolti da una decina di guide, alla loro prima esperienza nell’accompagnamento dei non vedenti. Una breve sosta al bar e via!
Le coppie si sono formate casualmente, ma sembrava che qualcuno le avesse decise prima, in base alle affinità , perché, durante la salita, si sono intrecciati discorsi interessanti e condivisioni genuine.
Collio si trova a circa 900 metri, la nostra meta si trovava 300 metri più in alto, il percorso era semplice, proprio perché fosse adatto a tutti.
Naturalmente, tra noi, c’erano buoni camminatori che sono arrivati alla malga della famiglia Bruni che ci ospitava, senza troppa fatica ed in breve tempo, chi non è abituato a fare moto, ha proceduto con più calma, ma, alla fine, verso le 13, eravamo tutti seduti intorno ad una tavola imbandita.
E che pranzetto ci aspettava!!!
Il buon vino, la bella compagnia, l’essere all’aria aperta, la grande cortesia e disponibilità delle cuoche, hanno contribuito a creare un’atmosfera di festa e di allegria.
Senza investirsi troppo ufficialmente nel ruolo di presidenti delle rispettive associazioni, Fabio peril Cai e Sandra per l’Uici ma restando in clima di amicizia, si sono scambiati ringraziamenti e idee per nuove esperienze insieme.
Dopo la foto di rito e dopo numerosi richiami a riprendere la via del ritorno, pian piano, la carovana si è rimessa in cammino.
Sì, perché lassù si stava talmente bene, che nessuno aveva voglia di scendere a valle! Persino il tempo quel giorno ci ha assistito, il sole illuminava i nostri passi facendo rilucere i colori quasi autunnali del bosco e dei monti circostanti.
Solo a tratti si nascondeva, giocando con le nuvole bianche per poi tornare a farci godere del suo calore.
Rientrati in paese, alla fermata del bus, condivise le impressioni di una piacevolissima giornata trascorsa nell’aria salubre, rinnovati gli intenti di ritrovarsi, saluti e baci, si concludeva così una domenica diversa dal solito.
Possiamo, ora, affermare che la montagna è più vicina, perché grazie ai nostri nuovi amici del Cai, è divenuta più accessibile, perchè anche a noi è concesso di vivere la sua aurea di magia e di mistero, i suoi profumi, i suoi rumori, la strada o l’erba sotto i piedi, la fatica della salita, la gioia del raggiungere una meta, e la dolce discesa nell’incanto della natura.